Il rischio di natura chimica è presente con gradazioni diverse in ogni ambito di lavoro, ma si tratta di un rischio meno immediato da osservare e da comprendere rispetto ad altre tipologie, ed è inoltre complesso in quanto la possibilità che si possano instaurare effetti lesivi dipende dall’interazione fra molti fattori sia legati all’agente chimico che alle modalità operative, e ancora da variabili dipendenti da caratteristiche del singolo soggetto esposto. La valutazione di queste fattispecie di rischio risulta quindi essere un procedimento complesso, per il quale sono stati messi a punto alcuni ausili.
- definizioni introduttive: rischio chimico verso la salute, la sicurezza, l’ambiente
- vie di esposizione ad agenti chimici in ambito lavorativo e fattori co-causali
- caratterizzare un agente chimico: proprietà chimico-fisiche, proprietà tossicologiche; caratteristiche di particolare attenzione; valori limite e valori di riferimento
- fonti informative: classificazione dei prodotti chimici, etichettatura, scheda di sicurezza; schede tecniche e schede informative sugli “articoli”; banche dati ed altre fonti
- esercitazione in piccoli gruppi: utilizzo di SDS per l’individuazione degli elementi da utilizzare in una valutazione dei rischi
- criteri fondanti del percorso di valutazione del rischio da agenti chimici, cancerogeni, mutageni
- vantaggi e limiti delle diverse metodologie di valutazione del rischio chimico-cancerogeno-mutageno: metodi qualitativi, semi-qualitativi, quantitativi
- gli algoritmi di calcolo: criteri, similitudini, affidabilità
- la norma UNI EN 689:2019: differenze con la precedente edizione, criteri di valutazione del dato in relazione agli obiettivi di prevenzione del Testo Unico; elementi essenziali della reportistica finale